Messico

Carovana nel sudest del Messico profondo – Comunicato dell’APIIDTT

Pubblichiamo la traduzione del testo di lancio della “Caravana por el Sureste del México Profundo” della Asamblea de Pueblos Indígenas del Istmo Oaxaqueño en Defensa de la Tierra y el Territorio – APIIDTT a cui parteciperemo con una delegazione di compagne e compagni della nostra associazione e dei Centri Sociali del Nordest.

“E una generazione trasmette agli altri i codici che le permettono di comunicare e capirsi: un linguaggio che esprime anche la visione peculiare del mondo, il pensiero creato dal gruppo nel corso della sua storia; un modo di gesti, toni di voce, sguardi e atteggiamenti che hanno senso per noi, e spesso solo per noi. E più sullo sfondo, si trasmette anche, come parte della cultura, una serie di sentimenti che ci fanno partecipare, accettare, credere, senza i quali e dalla loro corrispondenza con quella degli altri membri del gruppo, sarebbe impossibile il rapporto personale e lo sforzo congiunto”. –Guillermos Bonfil Batalla

Come previsto, il malgoverno della Quarta Trasformazione ha accelerato l’attuazione della legislazione che usa la forza di diritto contro coloro che proteggono e difendono i beni naturali, culturali e territoriali dei meschini interessi della classe politica e imprenditoriale; questi gruppi di potere cercano di depredare e saccheggiare ciò che non hanno ancora trasformato in una merce. E dove lo hanno fatto, le crisi ambientali, sociali e politiche sono evidenti, per esempio, la crisi idrica, che sta peggiorando nel mondo, e il Messico non fa eccezione. Il saccheggio dell’acqua da parte di grandi consorzi industriali e immobiliari sta lasciando milioni di persone nel nord di questo territorio senza accesso al liquido vitale, e sta aumentando ogni ora nel centro e nel sud sud-est del paese.

In appena un paio di decenni, il discorso sul cambiamento climatico è passato dall’essere una discussione a una realtà. La crisi climatica sta avendo un impatto irreversibile sul pianeta. Piogge torrenziali e lunghe siccità sono solo due dei principali effetti di questa crisi che colpisce direttamente i territori delle popolazioni indigene e dei contadini, che sostengono il cibo di milioni di persone, rendendo sempre più imminente una carenza alimentare legata allo sfruttamento eccessivo della terra da parte delle monocolture. L’uso intensivo di prodotti agrochimici e l’uso di sementi geneticamente modificate hanno fornito colture locali e in alcuni casi sterminato le varietà di semi autoctoni che sono l’eredità bioculturale dei nostri antenati.

Come se non bastasse, sopravvivere a una pandemia sanitaria, sotto l’aggravarsi delle crisi idriche e alimentari, si aggiunge ai conflitti sociali e politici, che sono sempre più violenti. Questa conseguenza storica deriva dagli impatti accumulati perpetrati dalle potenze mondiali, che attraverso la guerra continuano a contendersi i territori. Alcuni di loro sono già distrutti e altri sono ambiti. La parola Geostrategica e Geopolitica non è mai stata menzionata tante volte e con tanta voracità come oggi. Questo è chiaro, la disputa è per il trono in cui ognuno vuole la propria corona, come simbolo del nord globale.

È innegabile la guerra di sterminio verso il sud del mondo, dove vivono popoli indigeni, contadini, proletari, donne e dissidenti sessuali di genere. Noi lottiamo per il rispetto delle nostre identità e dei nostri spazi, luoghi in cui soffriamo quotidianamente la crisi.

Per tutto questo, e per quello che è rimasto da dire, gridare e cantare, convochiamo l’Organizzazione e la Resistenza del Sud-Est messicano. Non possiamo continuare ad aspettare soluzioni dall’alto, dobbiamo costruirle dal basso. Questo appello è urgente, a causa del gigantesco progresso che distrugge la cultura sociale e ambientale; i cui beni non solo hanno sostenuto i popoli che abitano questo territorio, ma fanno anche parte dell’eredità dell’ecosistema del pianeta, che consente la sopravvivenza dell’umanità.

E questi sono i nostri primi passi…

Dal 13 al 29 agosto in collaborazione con l’Associazione Ya Basta! Êdî Bese! e i Centri Sociali del Nord-Est d’Italia, faremo un tour in carovana attraverso alcuni luoghi del sud-est messicano. Con l’obiettivo di articolare lotte, resistenze e alternative. Vogliamo condividere conoscenze, azioni, sentimenti e tessere legami tra comunità, organizzazioni, collettivi e individui, che resistono e si organizzano di fronte al patriarcato, ai cattivi governi, alle grandi imprese e ai megaprogetti di morte che minacciano i nostri territori, i beni naturali e la vita.

Vi invitiamo ad ascoltare, condividere e costruire collettivamente questo percorso verso la carovana e l’Incontro Internazionale “EL SUR RESISTE” della primavera 2023, tenete d’occhio i sussurri.

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