Progetto Rojava Playground

Il Progetto Rojava Playground compie un anno: con l’aiuto di numerose donazioni abbiamo cominciato a costruire i primi campi da gioco a Suruc, sul confine tra Turchia e Siria, continuo teatro di desolazione e miseria. A Suruc la situazione di emergenza, legata all’esodo di decide di migliaia di persone in fuga dal Califfato Nero, continua ad essere altalenante. Nonostante il miglioramento della situazione, con il conseguente ritorno a Kobane di molte persone, Suruc continua ad essere sotto pressione e i campi profughi autogestiti continuano ad essere attraversati soprattutto da diversi bambini e bambine.

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Un anno fa abbiamo deciso, in seguito alle staffette che hanno portato decine di attivisti sul confine turco-siriano, di intraprendere un progetto di cooperazione con la municipalità curda di Suruc, che tanto ha fatto per restituire dignità e garantire accoglienza a tutti coloro che fuggivano dalle milizie dell’Isis. La municipalità ha fatto molto anche per noi, garantendoci accoglienza, protezione e alloggio nonostante l’enorme emergenza che ha dovuto affrontare.

Per questo abbiamo dato il via al Progetto Rojava Playground che prevede al costruzione di un’area ludico-sportiva in prossimità di diverse scuole. Sei campi giochi con area verde, attrezzate con impianti per il gioco e per lo sport ecocompatibili, a disposizione di tutta la popolazione. Uno spazio in cui i giovani attualmente ospitati nei campi profughi possano giocare e fare sport con i propri coetanei, dove le donne rifugiate possano portare i propri figli, per socializzare e incontrarsi con gli abitanti della città e con i compaesani ospitati in altre zone della cittadina turca.

L’intento delle associazioni che hanno pensato questo progetto e della municipalità di Suruc, che ne è il progettista e realizzatore, è appunto quello di dare la possibilità, alle persone che vivono a Suruc di dimenticare anche solo per qualche ora della guerra vicina. Tanto è stato fatto dalla solidarietà di centinaia di persone in Italia per raccogliere fondi destinati a questo progetto: ora che i lavori sono ben avviati e in dirittura di arrivo serve un ulteriore sforzo di tutti per garantire la chiusura dei lavori e l’apertura del parco, che sarà intitolato ad Aylan Kurdi, bimbo morto nella speranza di trovare una vita migliore sulle coste della Grecia, la cui foto ha fato il giro del mondo. Grazie a chi ha partecipato, donato e diffuso il progetto. Siamo a buon punto ma il lavoro non è ancora finito. Sostieni il progetto con una donazione!

C/C intestato a Ya Basta! Bologna
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CAUSALE: PROGETTO ROJAVA PLAYGROUND

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