Latinoamerica

Fora Bolsonaro, da Padova, dal Brasile, dal Pianeta!

Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro, a cui la giunta comunale leghista di Anguillara Veneta ha concesso la cittadinanza onoraria, lunedì 1 novembre sarà in visita a Padova.

Bolsonaro incarna le becere politiche del suo governo, una vera e propria istituzione militare che da anni promuove e finanzia piani colonialisti e discriminatori ereditando perfettamente le dittature passate, con l’appoggio di molti governi occidentali. La sua presenza nei nostri territori (e in tutto il mondo) non è dunque ben accetta, non lo è alla luce del modello neoliberista e capitalista che rappresenta e attraverso cui ogni giorno agisce per diffondere l’ignoranza, distruggere i territori e opprimere le esperienze di resistenza che in Brasile e in tutta l’America latina lottano per portare avanti un modello produttivo e politico alternativo, anticapitalista.

Jair Bolsonaro è immagine del negazionismo istituzionale che lo ha portato ad essere accusato di crimini contro l’umanità per la sua gestione inadeguata e speculatrice della pandemia da Covid-19 che negli ultimi anni ha gravemente colpito il Brasile. Sulle sue spalle gravano oltre 900 mila cittadini uccisi dalla mala gestione delle politiche sanitarie, rispecchiata perfettamente dalle frequenti affermazioni negazioniste del presidente. In una delle ultime, ad esempio, sostiene la fantasia che vi sia un non meglio precisato legame tra la somministrazione dei vaccini anti-Covid e lo sviluppo dell’Aids. Assieme all’ignoranza, però, concorrono anche le politiche mafiose che speculano non solo sulla gestione criminale della pandemia ma anche e soprattutto sulle politiche ambientali. E a pagarne il prezzo rimane sempre il popolo.

Il modello incarnato da Bolsonaro e dal suo governo ha visto e vede tutt’ora operare regolarmente per la deforestazione illegale della foresta amazzonica, attraverso una vera e propria politica colonialista che occupa, sfrutta e poi abbandona i territori e le popolazioni originarie che resistono nei diversi angoli del Brasile. Ad essere favoriti dal governo sono grandi latifondisti, allevatori intensivi e ditte di legname a cui progressivamente viene venduto il patrimonio incontaminato della foresta brasiliana per distruggerlo e trasformarlo in profitto destinato alle ricche multinazionali.

Oltre ad essere uno dei più grandi esempi mondiali di un modello capitalista che agisce apertamente contro la giustizia climatica, tale modello politico attacca, opprime e reprime tutti quei popoli indigeni che abitano in Amazzonia e che lottano ogni giorno contro i piani predatori di Bolsonaro. Il 9 agosto 2021, in occasione della Giornata internazionale dei popoli indigeni, rappresentanti delle popolazioni originarie brasiliane e diverse associazioni a difesa dei diritti umani hanno presentato presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja una denuncia per genocidio e crimini contro l’umanità a carico del presidente Bolsonaro. Una presa di posizione contro la “distruzione intenzionale, in tutto o in parte, dei popoli indigeni in Brasile, mediante l’imposizione di gravi offese all’integrità fisica e mentale e la sottomissione intenzionale a condizioni di vita tali da comportare la loro distruzione fisica o biologica“. Una denuncia dal basso contro un sistema criminale più volte svelato e millantato dallo stesso presidente Bolsonaro.

Come associazione che da anni si schiera al fianco delle comunità resistenti del mondo e per la liberazione dei corpi e dei territori non possiamo tollerare la presenza di questa figura e del modello da lui incarnato all’interno del territorio in cui ogni giorno lottiamo per costruire un modello anticapitalista, anticolonialista, antirazzista e antissessista, termini politici contro cui il suo governo agisce da troppo tempo.

Ci vediamo quindi

LUNEDÌ 1 NOVEMBRE, ORE 14.00, IN PRATO DELLA VALLE A PADOVA

per dare vita, insieme a molte organizzazioni del territorio, ad una grande manifestazione che prenda posizione contro le politiche predatorie del presidente Bolsonaro e che gli impedisca di attraversare le strade di una città in cui ogni giorno si lotta dal basso per liberarsi da qualsiasi forma oppressiva e discriminatoria.

Per ulteriori info, visitate l’evento facebook Fora Bolsonaro