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Persecuzione giudiziaria per Lautaro Gonzàlez Curruhinca

Campagna di visibilizzazione per l’assoluzione di Lautaro Gonzàlez Churruhinca

Il 25 novembre 2017 le truppe d’assalto “Albatros” della Prefettura Navale Argentina fecero irruzione nel territorio recuperato in zona Mascardi (Bariloche) con l’intento di sgomberare la comunità che Lof Lafken Winkul Mapu.
Entrarono con la violenza, lanciando gas lacrimogeni e sparando proiettili di piombo.
Durante l’azione repressiva, spararono alle spalle un giovane compagno, il weichafe Rafael Nahuel, uccidendolo.
Lo Stato argentino è il responsabile della sua morte.

Testimonianza audio: “La situazione è molto difficile: essere perseguitato a livello giudiziario per non aver fatto nulla di male, per aver cercato di salvare una vita, essere costretto a vivere da latitante, lontano dagli affetti e dal proprio territorio, perdere la fiducia nella Giustizia… la soluzione deve essere ricercata sul piano giuridico, non può essere lasciata in mano alla politica, ma intanto i giudici lo accusano di essere un militante, un ribelle…”.


Lautaro è uno dei giovani che si assunsero la responsabilità di trasportare a valle il corpo di Rafa dal luogo in cui era stato colpito
(l’altura presso la quale la resistenza Mapuche si era barricata, all’ingresso dell’area recuperata).

Pur essendo egli il testimone-chiave, questo sistema giudiziario, iniquo e razzista, non lo tutela in alcun modo, ma anzi lo mette sotto processo. Ancora braccato dagli inquirenti, oggi si trova a vivere in clandestinità, accusato di usurpazione.

Mentre lo Stato argentino si preoccupa di preservare la proprietà privata, il crimine che ha portato alla morte di Rafael Nahuel rimane impunito.

I responsabili politici, come la ex ministra Patricia Bullrich e i componenti del suo gabinetto, non sono mai stati indagati.
I responsabili materiali, come il dirigente Javier Pintos, colui che sparò, sono ancora liberi.
L’apparato mediatico è complice.

“Il recupero del territorio è il miglior modo per ricostruire l’identità del popolo Mapuche”
Lautaro Gonzàlez Churruhinca (dichiarazione pubblica, luglio 2020)

Comunicato:

Raddoppiamo gli sforzi affinché si ponga fine alla persecuzione giudiziaria del compagno Lautaro Gonzàlez Curruhinca!

Mentre portava in braccio il corpo del povero Rafael Nahuel, Lautaro sapeva che correva il rischio di essere criminalizzato, o peggio. Ha scelto di correre questo rischio.
Quando, come testimone oculare dei fatti, si rifiutò di firmare l’accordo proposto dalla Procuratrice Little, che avrebbe significato accettare la versione del nemico del popolo Mapuche, ossia la narrazione falsata secondo la quale Rafa era morto per aver affrontato armato gli Albatros (corpo speciale di polizia), Lautaro sapeva che da quel momento sarebbe stato costretto a condurre una vita da clandestino, da fuggiasco, lontano dalla famiglia e dalla sua comunità.

Negò di firmare e si assunse il carico della situazione con dignità.

Pubblicò un comunicato nel quale affermava che non si sarebbe arreso di fronte alla giustizia, istituzione della classe dominante e dell’imperialismo.

Oggi è ancora latitante e chiediamo sostegno per dimostragli solidarietà.