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Parlamento per l’acqua e in difesa del fiume Chubut

L’utilizzo dell’acqua nelle produzioni agricole intensive  e forestali industriali, negli allevamenti e miniere a cielo aperto, mettono a repentaglio il diritto fondamentale dei popoli nativi, consegnandole un ruolo di mero mezzo per il profitto.  Nel percorso della carovana ‘Pueblos Contra el Terricidio’ condivideremo la nostra esperienza di lotta per l’acqua bene comune e incontaminata. Fermiamo l’assalto all’acqua. L’acqua è vita.

Convocazione del Parlamento

A volte affermare un’ovvietà è importante. L’acqua è vita. Ma a sua volta è anche speranza. I margini delle lagune, i laghi, i torrenti, i fiumi sono stati testimoni delle migliaia di vite che sono passate di lì con le loro lingue, con le loro conoscenze, con le loro spiritualità. I nostri nonni e nonne sapevano capire i proprietari (ngen, newen) di queste acque, sapevano rispettarle, chiedere il permesso e prendersi cura di loro, perpetuando questa alleanza tra persone e acqua.

Nessuno può rompere, ridurre o vietare questo impegno. In tal caso, minaccerebbe direttamente tutte le vite, comprese le nostre. Abbiamo pieno diritto di decidere cosa accadrà nel territorio in cui abitiamo. Decidere a partire dalle nostre diverse culture e nature. Perché non vi è alcun grado nell’amministrazione verticale di questo Stato che possa essere superiore a questi principi elementari: territorio, libertà, autonomia, solidarietà e reciprocità.

Il fiume Chubut è una grande arteria che idrata e dà vita da ovest a est, ma è stato anche un mentore per le storie delle persone. Comprendere cosa significa questo fiume implica la necessità di parlarne collettivamente. Cosa potrebbero dirci nonne e nonni della loro vita trascorsa sulle rive di questo fiume? Cosa potrebbero raccontarci gli abitanti dei piccoli paesi che sono sopravvissuti e che sopravvivono grazie alla generosità di queste acque. Parlamentare sull’acqua non è un’idea esagerata, è un’urgenza. Parlare delle cose che per noi contano nella società ci rende più saggi. Parlare al di fuori delle agende di speculatori e speculatore ci rende più liberi. Questo è il motivo per cui chiamiamo lofche o comunità mapuche, cittadine, cittadini, organizzazioni e la società civile in generale a parlamentare, a prendere parola. Cosa pensiamo dell’estrazione mineraria, dell’espansione delle frontiere delle zone idrocarburifere, cosa pensiamo di questo modello di vita che gradualmente ci impongono.

Dal 31 gennaio al 2 febbraio 2020 si svolgerà il futa tawun (grande incontro) “Parlamento per l’acqua e in difesa del fiume Chubut” presso il Sum della Radio Petu Mogeleiñ di El Maitén, Chubut, Puelmapu.

La resistenza dei popoli oppressi è la frontiera del tiranno.
Per territorio, giustizia, libertà, Marichiweu!

Convocano: Lof Cañio, longko lof Pillañ Mawiza, Radio Mapuche Petu Mogeleiiñ, No a la mina El Maitén, Asociación ecologista Piuke. Asamblea Comarcal Contra el Saqueo. Contacto: +54-9-2945-587317