DOMENICA 15 APRILE NORA CORTIÑAS ARRIVA IN VENETO CON DUE IMPERDIBILI APPUNTAMENTI:
ore 11:30 sarà ospite del mercato GENUINO CLANDESTINO c/o il Centro Sociale Rivolta di Marghera, via F.lli Bandiera, 45.
ore 17.30 sarà ospite in diretta negli studi di Sherwood Open Minds c/o Radio Sherwood, vicolo Pontecorvo, 1 Padova.
(Per seguire la trasmissione inquadrate il CODICE QR qui in alto con la fotocamera del telefono)
L’associazione Ya Basta Marche in collaborazione con Ya Basta Roma Moltitudia, Associazione Ya Basta Êdî Bese e Caffè Basaglia Torino ha invitato qui in Italia Nora Cortiñas, Madres de Plaza de Mayo Línea Fundadora, e ha organizzato quattro incontri che si svolgeranno a: Roma, Jesi, Venezia e Torino dal 12 al 18 aprile.
Fin dal 1977 Nora Cortiñas è stata una attivista impegnata nella difesa deidiritti umani. Fa parte delle Madres de Plaza de Mayo Línea Fundadora, che chiedono al governo una giusta punizione per chi, nel corso della dittatura militare (1976-1983), si è reso colpevole del sequestro, la tortura e la sparizione di 30.000 persone.
Il 24 marzo 1976, un golpe militare destituì il governo argentino democraticamente eletto. I militari, una volta al potere, proclamarono di voler portare ‘ordine’ ma si trattò in realtà di un ordine fatto di terrore e morte. Avviarono immediatamente la caccia alle streghe, il terrorismo di stato, il sequestro e la sparizione degli oppositori. Iniziò a diffondersi l’uso della parola ‘desaparecido’, definizione terribile per indicare le persone sequestrate, ossia detenute clandestinamente, di cui non si seppe più nulla e che perciò divennero “desaparecidos”. Una crudeltà della peggior specie per i familiari, che ignoravano se i propri cari fossero vivi o morti o in che condizioni.
Molte madri e padri si misero alla ricerca dei figli, uscirono di casa per affrontare l’apparato repressivo più imponente della storia del Paese. Erano spinti da disperazione e amore, che si trasformarono in coraggio. Cercarono ovunque: negli ospedali, nelle chiese, nei tribunali perfino nei commissariati e nelle caserme. Cercarono nelle camere mortuarie. Nessuno sapeva nulla. La legge del silenzio. Ogni giorno si sperava in una notizia. Ogni sera ci si coricava con la frustrazione del silenzio.
E fu proprio in questa dittatura del silenzio e della paura che nacquero le Madres de Plaza de Mayo, un piccolo gruppo di madri che, per amore dei propri figli, sfidarono il Potere, testimoniarono e denunciarono pubblicamente, in un Paese occupato dalle proprie forze armate.
Questo gruppo di madri riuscì a superare il terrore.
Nora Cortiñas, cofondatrice e membro del movimento delle Madres de Plaza de Mayo – Línea Fundadora, ha 88 anni, ed è nata a Buenos Aires. Ha avuto due figli, uno dei due, Gustavo, è un desaparecido.
Nora racconta che era a conoscenza della militanza politica di Gustavo e del suo impegno di solidarietà nei quartieri poveri. Gustavo si era sposato giovanissimo, mentre studiava Economia all’Università di Buenos Aires. Aveva 24 anni, una moglie e un figlio piccolissimo. Lo fecero sparire il 15 aprile 1977.
Le Madres de Plaza de Mayo non sono madri di un solo figlio, sono madri di tutti i desaparecidos. Il figlio biologico si è trasformato in 30.000 figli. Ed è per loro che vivono una vita totalmente politica, in piazza. Continuano ad accompagnarli, ma non come quando erano fra loro: danno un nuovo valore alla maternità da un luogo pubblico. Sono Madri a cui si è aggiunto un nuovo ruolo e in moltissimi casi non erano preparate. Hanno trasmesso qualcosa di più di quanto avevano trasmesso ai loro figli: lo spirito della lotta e la condivisione di altre lotte.
La loro causa infatti non si limita alla ricerca della verità sui familiari spariti, ma si è ampliata ed è ora una lotta per la liberazione delle donne, il rispetto della libera determinazione della persona, delle minoranze di genere, di religione e di cultura.
Nell’ambito dell’attività delle Madres, Nora Cortiñas tornerà in Europa questo giugno e, partendo dalla Germania, prevede di recarsi di nuovo in Kurdistan, dove è già stata diverse volte. Lì sarà ospite dell’associazione di Madri per la Pace del Kurdistan.
Aderiscono Madri per Roma Città Aperta; Loa Acrobax Project; Circolo ANPI Renato Biagetti; DinamoPress; LUR – Libera Università Roma; SpazioComuneAutogestito TnT; Ambasciata dei Diritti Marche; Ambasciata dei Diritti Jesi; Comune di Jesi; Radio senza muri